Luglio così trepidante e fresco è andato via e ha passato il testimone dell'Estate ad Agosto, più lasso e statico, già pronto ad incresparsi di Autunno.
Luglio il mese più allegro dell'estate, foriero di vacanza, di caldo, di giornate lunghe e spensierate.
Luglio per me è riuscire a rubare qualche week end lungo al Piccolo Paradiso , un campeggio in provincia di Savona, ad Albenga.
Da più di 10 anni per me Luglio è il Piccolo Paradiso, due giorni qui, tre lì, passati al campeggio, lì la vita si calma, i ritmi diventano lente abitudini, piccoli riti che ti fanno godere la giornata anche nella quotidianità.
Ho iniziato a portarvi il mio bambino quando aveva tre anni, adesso ne ha 15, lui sta lì insieme a sua nonna Francesca una ventina di giorni, io vado e vengo nei fine settimana.
Là vita si svuota della fretta, dei problemi e si riempie di cose semplici, alzarsi e fare una bella colazione, indossare il costume un asciugamano e via in spiaggia, lì il mare ti aspetta, ti cerca e tu ti siedi sotto un ombrellone e ti abbandoni a te stessa pregustando il momento del bagno.
Quest'anno ho guardato il campeggio con occhi diversi, ho capito che molto della sua piacevolezza, oltre che dalla vicinanza del mare - e dalla simpatia e gentilezza dello staff- gli viene dato dalle piante.
Un' amalgama di varie specie, tra alberi ed arbusti, si affastellano per darti il benvenuto e poi ti sorridono e ti accompagnano durante tutta la giornata.
Si ti sorridono, ad esempio secondo me un tiglio ti sorride quando il vento lo attraversa e tu sotto alla sua ombra gioisci della sua frescura.
Altre piante più vezzose si lasciano solo rimirare, altre ti stupiscono per la loro opulenza quando invece altrove sei abituata a vederle in versione mignon.
Non c'è un discorso netto e rigoroso, le siepi a delimitare, gli alberi ad ombreggiare, ma sono lì tutte insieme, un vociare allegro, tutte concorrono, ognuna con la sua particolarità ed interscambiandosi i ruoli, a delimitare le piazzole, a creare ombra, a vestire la nudità di un muro bianco, ognuna ci mette del suo e il messaggio che trasmettono è gioioso ed allegro.
La siepe di una piazzola in genere non è mai costituita solo di pittosporo, ma a fianco spunta un cipressino e poi sul più bello ecco si fa strada tra le foglie lucide e carnose del primo una piccola chamaerops, poi un olivo posto sullo spigolo della piazzola si vanta de suo ruolo cardine.
L'alto tronco di un pino marittimo o di una palma, viene abbracciato da mazzi fioriti di oleandri, che qui si divertono ad arrampicare; i fiori sono così numerosi e rigogliosi che passando vicino ti accorgi del loro profumo, in genere percepibile solo se ti avvicini di molto con il viso alle corolle.
E' questa cooperazione, commistione, vegetale che si ripete in modo diverso per ogni piazzola o angolo o quinta, che caratterizza il verde del Piccolo Paradiso.
Divide il campeggio dalla spiaggia solo una strada asfaltata, passi sotto al ponte della ferrovia, le cui pile sono ricoperte da lussureggianti bignonie, e sei già in spiaggia, lì ti accorgi di una presenza particolare: nella spiaggia spiccano direttamente dalla rena le palme.
La loro ombra a fitte lame chiaro scuro si riflette sulla spiaggia dorata, crocicchi di bagnanti riposano o chiacchierano o giocano a carte sotto alle loro alte chiome.
A me piace osservarle, mentre il vento muove i loro ventagli luccicanti di sole, stagliate sull'azzurro del cielo.
Quando poi verso il tramonto, uscendo dalla spiaggia, ti avvii verso l'ingresso del campeggio, ti accoglie una piacevole visuale, le chiome di tigli si susseguono uno dietro l'altro in un'aria dorata, sulla destra alte e flessuose palme ritmano le facciate di due palazzine bianche, solo due piani, le palme le hanno superate in altezza.
Macchie intense di bouganville, alti cespugli di callistemon, ibischi, lantane, olivi, cycas, agavi, gruppi di oleandri rosa, rossi, bianchi, piccoli cipressi, alberi di falso pepe, teucrium, phlomis, santoline, ibischi inusitati, succulente e tradescantie in varietà, non mancano pampini di vite ...
Una comunità di piante felici che ogni stagione estiva osserva la comunità cangiante di esseri umani passare sotto alle sue fronde, il Piccolo Paradiso è lì.
Quando, terminato il mio sporadico soggiorno di luglio, smonto la tenda -camper, mi riprometto di ritornare ancora durante l'estate ma non ci riesco mai, eccetto forse per un fine settimana settembrino.
Se qualcuno leggerà queste parole potrebbe prendere spunto ed andarvi ad Agosto o a Settembre, prima della chiusura.
Chi volesse percorrere virtualmente il Piccolo Paradiso esiste il tour virtuale di Google; passeggiando virtualmente nel campeggio potrete vedere tutto come se foste lì e verificare ciò che ho scritto.
Il tour è realizzato dal fotografo certificato Google Andrea Chiesa che opera prevalentemente in Liguria e Piemonte.
Immagino che dopo questa carellata, riteniate che il Piccolo Paradiso valga ben un soggiorno!!!
Se volete avere informazioni vi consiglio di chiedere di Gabriella, è lei l'artefice-responsabile del Piccolo Paradiso.
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