mercoledì 22 giugno 2016

Giardino immaginario n.2

Ho pensato al retro di una casa monofamiliare,  con uno spazio abbastanza ampio a disposizione in piano esposto a sud-ovest, l'ho voluto impostare come una sorta di stanza all'aperto, un salotto che all'occorrenza potrebbe diventare una zona pranzo, spostando i divani e mettendoci un tavolo e delle panche.
Questo spazio non è solo una quinta da osservare da dentro casa, me è uno spazio da vivere nella bella stagione , immagino che leggere o riposare in questo luogo sia veramente piacevole, anche studiare e fare i compiti, non ultimo attrezzato con tavolo e panche potrà regalare felici momenti conviviali in famiglia e con amici.
L'area così allestita è vicino ad una porta finestra della casa, il passaggio da una all'altro è agevole e comodo.
La stanza all'aperto è protetta da una tettoia in legno, ai lati una siepe, Cotonaster lacteus, protegge e delimita lo spazio, sul lato lungo la quinta è data da una fontana in muratura, uno specchio d'acqua ove galleggiano ninfee e nuotano carpe, un piccolo fiotto d'acqua rallegra con il suo vociare l'aria.
La pavimentazione è in pietra di forma regolare posta a correre, da scegliere tra pietre locali.
La fontana è realizzata in muratura intonacata ed un bordo più alto crea una sorta di quinta oltre la quale spuntano le chiome di piccoli alberelli, potranno essere di  Lagerstroemia indica oppure Prunus pissardii. Sul tipo di piante acquatiche mi farei consigliare da Livia Chiappella del vivaio Menyanthes di Livia Chiappella, Massarosa (LU).
Da questa piazzetta-filtro si entra nel giardino, si osserva l'aiuola di erbacee calibrate sui toni del giallo e dell'arancio, si va verso il boschetto di carpini o faggi  e verso destra si raggiunge la parte dei meli da fiore, Malus red sentinel.








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